Mario Cito Filomarino alla Scala
di Vittoria Crespi Morbio.
Saggio di Vittoria Crespi Morbio, Le inquietudini del cuore.
Apparati: biografia; catalogo delle opere; cronologia degli spettacoli.
Collana «Gli artisti dello spettacolo alla Scala».
Amici della Scala – Grafiche Step Editrice, Parma, 2015.
Edizione italiana, pp. 137.
Aristocratico per nascita e per stile, Mario Cito Filomarino (Napoli, 1893 - Roma, 1957) ebbe, come scenografo e costumista, una fioritura breve ma di straordinaria qualità. Il Teatro alla Scala e l’Opera di Roma si contendevano i suoi allestimenti, ammirati da Richard Strauss, Toscanini, Pick-Mangiagalli. Riscoprire la figura di questo artista significa ripercorrere una personalissima indagine sulla rifrazione del colore, che vive di una mobilità infinita, facendosi decoro, tessuto, ornamento, gioiello. Se ne sprigiona un mondo fantasmagorico, dove Klimt convive con le forme della natura, come elitre, corolle, rocce. Il pointillisme cromatico di Cito Filomarino nasce dall’Art Déco, ma subito travalica ogni riferimento in favore di una ricerca solitaria dagli esiti sorprendenti.