Strehler e i suoi scenografi
di Vittoria Crespi Morbio.
Saggio di Vittoria Crespi Morbio, L’utopia della scena.
Apparati: Ezio Frigerio, lettera a Giorgio Strehler; Sergio Escobar, lettera a Giorgio Strehler; cronologia degli spettacoli.
Amici della Scala – Grafiche Step Editrice, Parma 2018.
Edizione italiana – inglese, pp. 225.
Il teatro di Giorgio Strehler ha interrogato la cultura moderna dal dopoguerra a oggi. Gli sono stati dedicati innumerevoli studi, analisi e riflessioni, ma non lo si è mai indagato sistematicamente in un aspetto fondamentale: il rapporto tra il regista e i suoi scenografi. Eppure è questo un nodo critico decisivo, ripercorrerlo attraverso la carriera di Strehler porta a scoprire cose nuove e a sfatare pregiudizi. È un percorso non sempre lineare, nel quale entrano grandi nomi della pittura del Novecento, da Guttuso a Clerici, da Savinio a Casorati e Leonor Fini, fino a quando si raddensa intorno a tre personalità: Gianni Ratto, all’epoca del debutto del Piccolo Teatro, e poi Luciano Damiani ed Ezio Frigerio, scenografi dei più memorabili spettacoli strehleriani. L’indagine su questo tema è anche un grande viaggio all’interno di un cosmo visivo ricchissimo e variegato, dove tornano alla luce produzioni cui la memoria si è affezionata, oppure immagini dimenticate, che ancora oggi sorprendono ed emozionano.