Damiani. Il teatro di un innovatore
di Vittoria Crespi Morbio
Saggio di Vittoria Crespi Morbio, Orfeo nei Campi Elisi
Biografia. Cronologia degli spettacoli
Traduzione Leah Janeczko
Progetto grafico Venti caratteruzzi
Collana «Sette Dicembre»
Amici della Scala – Grafiche Step, Parma, 2023
Edizione italiano – inglese, pp. 325
Nella seconda metà del Novecento il teatro italiano ed europeo è attraversato da una scia di luce diversa da ogni altra, l’arte di Luciano Damiani (Bologna, 1923 – Roma, 2007), scenografo, costumista e regista. Non soltanto gli si devono molti allestimenti leggendari con la regia
di Strehler o di Ronconi, ma soprattutto la sua figura è portatrice di un’estetica rivoluzionaria, attraverso la quale lo spazio teatrale si proietta verso lo spettatore e lo ingloba, lo interroga, lo sfida. La ripartizione del palcoscenico con la creazione dell’“angolo poetico” e con l’avanzamento
del boccascena; i giochi di luce per i quali i personaggi entrano ed escono dalle sedi di astrazione e realtà; la rarefazione di quinte e fondali in qualcosa di arioso e volatile, sono tutti esempi di una fantasia sconfinata, ma soprattutto sono sguardi sull’essenza del teatro, sul suo misterioso equilibrio tra effimero ed eterno. Questo libro ripercorre la storia di un artista indimenticabile e ne
documenta il lascito con inedita ricchezza iconografica.