Piero Dorazio alla Scala
di Vittoria Crespi Morbio
Saggio di Vittoria Crespi Morbio, Scena di luce
Intervista a Piero Dorazio di Vittoria Crespi Morbio, Credo in un’arte che esalti le facoltà percettive dell’uomo
Apparati: biografia; catalogo delle opere; cronologia degli spettacoli
Amici della Scala – Grafiche Step Editrice, Parma 2021
Edizione italiana – inglese, pp. 179
Non è ampio il catalogo teatrale di Piero Dorazio (1927-2005), nome simbolo dell’avanguardia pittorica italiana.
Eppure è proprio lavorando come scenografo che Dorazio ha inverato il suo “essere nel colore”, l’identità riconosciutagli dall’amico e collega Achille Perilli.
Nella Notte trasfigurata di Schoenberg, andata in scena alla Scala nel 1972, tutto è astrazione, libertà, colore e luce. Le poche strutture sceniche, le calzamaglie bianche dei ballerini sono le superfici di un mobilissimo gioco di tramature, intrecci, reticoli di linee rette pigmentate e proiettate dai fari. Tutto prende vita in infinite metamorfosi cromatiche senza altro limite che il proprio ritmo intrinseco, la propria joie de vivre, la propria natura di danza.