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Maria Callas. Gli anni della Scala
A cura di Vittoria Crespi Morbio. Testimonianza di Georges Prêtre. Testi di Vittoria Crespi Morbio, La Scala di Maria; Elvio Giudici, Intervista a Georges Prêtre; Giovanna Lomazzi, L’artista e la donna. Apparati: Rita Citterio, I costumi di Maria Callas conservati presso il Teatro alla Scala; Andrea Vitalini, Maria Callas alla Scala. Cronologia degli spettacoli dal 1950 al 1962. Collana «La Scienza Scenica». Umberto Allemandi & C., Torino 2007 Edizione italiana e inglese, pp.159.
Maria Callas canta sul palcoscenico della Scala per tredici anni, dopo aver debuttato nel 1950 con Aida di Verdi. Il suo addio al Teatro è del 1962, con Medea di Cherubini. Nel breve, folgorante tragitto, il soprano greco trasforma la propria immagine e il rapporto con il pubblico. Non più usignolo poco credibile, l’artista diviene attrice, dicitrice, coreuta, regista di se stessa: i suoi movimenti in scena, le suo pose scolpite, l’infinita gamma delle espressioni e dei gesti ne fanno il perno di spettacoli che sono ormai leggenda, primo fra tutti La traviata con la regia di Luchino Visconti (1955). A trent’anni dalla scomparsa, il Teatro alla Scala celebra la sua diva più amata e discussa, un’artista che non ha avuto pari e che è divenuta un’icona della modernità.
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